L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree che colpisce circa 300 milioni di persone in tutto il mondo, mentre nell’Unione Europea colpisce dal 3% al 9% della popolazione e il 3% di tutte le forme asmatiche sono rappresentate da forme gravi.
L’asma è caratterizzata da un’accentuata, eccessiva, sensibilità della muscolatura liscia che costituisce la parete dei bronchi verso agenti “specifici”, come per esempio gli acari della polvere e le graminacee; “aspecifici”, come gli sforzi fisici e il freddo; o particolari farmaci.
I sintomi
I sintomi principali di un attacco d’asma sono tre:
- dispnea, respirazione difficoltosa che compare durante uno sforzo fisico. Nelle forme più gravi è presente anche a riposo e, se non non adeguatamente trattata, può portare ad insufficienza respiratoria;
- tosse secca, principalmente presente nella prima infanzia;
- respiro sibilante, che indica la difficoltà del passaggio dell’aria nelle vie aeree ostruite. Sintomo principalmente presente nella fase adulta.
Le cause
Da tempo non si distingue più tra asma in “allergico” e “non allergico”, perché alla base ha sempre un’infiammazione che può essere scatenata da differenti agenti:
- allergeni;
- infezioni virali;
- esposizione a sostanze irritanti, presenti ad esempio nell’ambiente di lavoro (asma professionale);
- obesità;
- assunzione di alcuni farmaci (ad esempio acidoacetilsalicilico);
- la presenza di rinite, sia allergica che non allergica.
C’è una chiara predisposizione familiare all’asma e spesso, indagando si scopre che in famiglia uno o più componenti, soffrono o hanno sofferto in passato di questa patologia.
I fattori scatenanti
I più frequenti responsabili della comparsa di crisi d’asma nel soggetto allergico sono:
- pollini
- acari
I più frequenti responsabili della comparsa di crisi d’asma nel soggetto non allergico sono:
- virus aggressivi per le vie aeree (compreso il virus del raffreddore);
- farmaci (in particolare, acido acetilsalicilico, beta-bloccanti, solfiti).
Le cure
Prima di tutte le cure un fattore da non trascurare è quello di mantenere sempre le vie aeree superiori più libere possibili: il polmone comincia dal naso ed è importante che questo sia sempre libero per riscaldare, umidificare e purificare l’aria prima che arrivi nelle vie aeree più profonde.
La prima cura consiste nell’allontanamento dell’agente o degli agenti che scatenano le crisi.
Per quanto riguarda l’utilizzo di farmaci, c’è la possibilità di utilizzare la via inalatoria per “medicare” i bronchi: essi sono essenzialmente farmaci broncodilatatori e antinfiammatori che permettono la risoluzione delle crisi acute, e riducono l’infiammazione delle vie aeree.
È molto importante essere istruiti al meglio dal proprio allergologo all’utilizzo di questi dispositivi, in quanto spesso l’inefficacia terapeutica dipende da un uso scorretto di questi ultimi.
Da ultimo molto importanti sono le cure inalatorie termali, da effettuare non durante le crisi asmatiche, soprattutto per liberare le alte vie aeree: è necessario che il naso sia sfiammato dalle terapie per permettere il benessere anche dei polmoni.
Lo stile di vita: consigli
Esistono degli accorgimenti che è necessario osservare per assicurarsi una buona qualità della vita nonostante l’asma. Di seguito i principali
- se e per quanto possibile, evitare il contatto con le sostanze che scatenano le crisi. Per esempio, in caso di allergia agli acari, bisogna eliminare dall’ambiente in cui si soggiorna e si dorme i maggiori ricettacoli di polvere, come tendaggi e tappeti;
- smettere drasticamente di fumare, perché le sigarette peggiorano l’infiammazione delle vie aeree;
- recuperare e poi mantenere il proprio peso ideale, perché il sovrappeso è una condizione che rende più gravoso il compito dell’apparato respiratorio;
- seguire con attenzione le indicazioni del medico curante relative all’impiego dei farmaci.
Non affidarsi in alcun caso al fai da te; - evitare l’assunzione di farmaci contenenti Acidoacetilsalicilico.
Curiosità
- Le medicine che si utilizzano normalmente contro l’asma (broncodilatatori e/o antiinfiammatori) dovrebbero essere assunte anche in gravidanza. Infatti il feto risente negativamente di un diminuito apporto di ossigeno da parte della madre che ha i bronchi ostruiti.
Il dosaggio va comunque valutato con attenzione dal medico: è importante individuare la dose che limiti ogni rischio, garantendo però l’azione terapeutica desiderata. - Chi soffre di asma può svolgere esercizio fisico. Ci sono dei campioni olimpici di nuoto affetti da asma: il nuoto di fatto è uno degli sport maggiormente consigliati ai soggetti asmatici, in quanto contribuisce allo sviluppo della muscolatura toracica.
Lo sport, inoltre, aiuta a controllare il peso corporeo, riducendo uno dei fattori di rischio quale l’obesità.
Tuttavia è vero che alcune attività fisiche molto impegnative (la corsa, per esempio), specialmente se affrontate all’aperto e al freddo (lo sci di fondo, per esempio) possono scatenare un attacco.
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