CHE COS’E’

Dorso lombalgia o dorsalgia o lombalgia, più comunemente definita “dolore alla schiena”. Fanno riferimento a un dolore che si trova nell’area del dorso o dei lombi.

CHI NE SOFFRE

Prima di tutto le persone che svolgono attività lavorative pesanti o tipizzate da una postura alterata che predispone al mal di schiena; però anche quelle che svolgono alcune attività sportive, se praticate non correttamente e con posture scorrette protratte nel tempo, possono avere un aggravamento del dolore ed altre problematiche. Portare attenzione a chi pratica, ad esempio, pesistica, ciclismo, corsa o golf, soprattutto se compare il dolore durante o dopo la pratica.

IL CICLISMO

Se compare il dolore durante la pratica, va rivista la pedalata facendosi aiutare da un ingegnere biomeccanico o da un fisioterapista esperto di tale problematiche.

La posizione assunta dal ciclista durante la pedalata e dal rapporto millimetricamente dimensionato tra le misure della persona e le regolazioni della bici per un set up personalizzato sono importanti. Se le condizioni posturali di partenza non sono ottimali il movimento ripetitivo e prolungato può creare alterazioni dell’equilibrio muscolare.

LA CORSA

Se durante la corsa compaiono i dolori alla schiena, è bene farsi seguire da un preparatore atletico che rivede il vostro modo di correre.

IL GOLF, attenzione allo swing

Il golf implica l’esecuzione di un movimento di torsione del busto, lo swing, che richiede un’importante coordinazione, flessibilità e forza muscolare. Sembra a tutti facile ma in effetti non lo è. Infatti, per eseguire in modo corretto il gesto dello swing nel golf bisogna coinvolgere e coordinare tutta la muscolatura del corpo. E il gesto produce risultati tanto più efficaci quanto più i vari settori coinvolti sono indenni da anomalie e bene allenati. In caso contrario si istaura un freno all’attività specifica e una contrattura dolorosa riflessa muscolare.

Le articolazioni sacro-iliache rivestono un ruolo importante nel consentire armonia, forza e precisione all’atto sportivo specifico. Esse infatti ammortizzano bene le forze di torsione, trazione e allungamento che lo swing crea su tutto il corpo e producono l’energia elastica necessaria allo swing stesso.

Bisognerà quindi che tali articolazioni si presentino mobili, elastiche e prive di anomalie.

I muscoli che più facilmente vengono coinvolti da attriti, limitazioni funzionali, fino al dolore e alla contrattura sono quelli della catena posteriore e più precisamente degli arti inferiori, della colonna dorsale e della colonna cervicale.

Questa situazione dolorosa è frequente ed accade perché i soggetti si approcciano al golf senza specifico allenamento.

I movimenti di rotazione e torsione del rachide, specie nel segmento dorso-lombare, sono ripetitivi nell’atto di lanciare la pallina.

Se non precedute da adeguato allenamento, le strutture capsulo legamentose che costituiscono il legame fra i corpi vertebrali, possono subire stiramenti e strappi e si può arrivare anche a microfratture vertebrali.

Di conseguenza il soggetto soffrirà di dolori dorso lombari forti e persistenti.

Il lavoro riabilitativo-preventivo sul golfista inizia con una valutazione della postura e degli schemi di movimento funzionale, per stabilire dove sono gli eventuali squilibri muscolari.

IL METODO PILATES

A questo punto si disegna un lavoro specifico con il metodo Pilates, per recuperare la flessibilità, la forza e la resistenza dei gruppi muscolari responsabili della postura. L’allenamento preparatorio consiste anche in esercizi attivi di stretching e allungamento dei muscoli dorsali e lombari, associati ad esercizi, sempre attivi, assistiti e graduali, di estensione e rotazione della colonna in toto.

LA TERAPIA FISICA

Talvolta, soprattutto nelle prime fasi del dolore, è necessario ricorrere anche alla terapia fisica (Ultrasuoni, TENS, Tecar, Laser ecc.).

L’OZONOTERAPIA

L’ozono ha un doppio effetto, diretto e indiretto, o meccanico e antinfiammatorio. Ha un’azione ossidante e rompe alcune delle catene dei glicosaminoglicani nel nucleo polposo (porzione centrale del disco intervertebrale, interposto tra due vertebre) riducendo la loro capacità di trattenere l’acqua, diminuendo le dimensioni dell’ernia e successivamente contribuendo a ridurre il conflitto erniario e di conseguenza il dolore.

L’AGOPUNTURA

L’effetto antalgico dell’Agopuntura, ampiamente studiato e validato negli ultimi anni, è dovuto sia al rilascio di neuromediatori (GABA, encefaline, dinorfine, endorfine), che all’attivazione di sistemi antinocicettivi discendenti (5-HT, NA). La terapia con Agopuntura rappresenta quindi la valida soluzione al problema clinico che si pone nella gestione del dolore.

Allo stabilimento Virgilio delle Terme di Sirmione un team di medici specialisti e fisioterapisti . possono seguire la persona nel percorso di cura e di riabilitazione. E’ necessario prenotare per tempo la visita specialistica.