Da oltre 1/2 secolo non ho più l’olfatto, ma mi ci sono abituato. Ho frequente rinorrea e starnuti che possono arrivare anche a 15, specie quando sono in casa e, di notte, mi si otturano le narici, tanto che debbo ricorrere al Biorinil. Tutti gli anni vado alle terme di Sirmione per la cura che mi permette di trascorrere l’inverno senza troppi disturbi ma, nel 2019 e nel 2020 non ci sono andato: prima per motivi di salute e poi a causa dell’attuale epidemia che ci costringe ad andare in giro mascherati e a non frequentare luoghi affollati. Ho subito due interventi di polipectomia e, molto probabilmente, dovrò subirne ancora uno, dato che i polipi sono riapparsi con effetti spiacevoli. Ho quasi 82 anni. Pensa che sia consigliabile farmi operare ancora, senza rischi, dato che ho avuto, per ben due volte, interventi al cuore? Che cosa mi consiglia?
Egregio signore,
da quanto mi scrive deduco che la sua ipo/anosmia (riduzione/perdita dell’olfatto) e gli altri sintomi quali la rinorrea e l’ostruzione nasale siano riconducibili alla poliposi rino-sinusale cronica, patologia che purtroppo tende a recidivare. La terapia d’elezione è chirurgica e necessita di un’ampia toilette che comporta non solo la polipectomia ma anche l’apertura dei seni paranasali coinvolti nel processo infiammatorio cronico. E’ un intervento in anestesia generale e la valutazione clinica relativa al grado di rischio in base alle sue condizioni di salute compete al medico anestesista.
Invece per fornire un parere sulla terapia medica attuale per la sua patologia, in assenza di una visita rinologica e della visione di una TAC, posso solo consigliare di sospendere il Biorinil il cui uso prolungato è controproducente nei casi di poliposi nasale. Meglio la terapia steroidea ad uso topico con Nasonex e, quando sarà possibile, riprendere le cure termali a Sirmione.